venerdì 18 novembre 2011

I calzettoni di lana fatti a mano

CALZETTONI ANTI-FREDDO



Mia madre faceva le calze di lana secondo la forma del piede, con tanti aumenti e diminuzioni. 
Io non ho mai imparato a farle così, ma a un certo punto ho pensato che si potevano realizzare delle calze anche in una maniera più semplice. Ho preso l'ispirazione dai calzettoni di cotone bianchi che si usavano anni fa e ho lavorato con i quattro ferri a coste 1 x 1 sempre con lo stesso numero di maglie fino ad arrivare alla punta. Per chiudere il lavoro ho diminuito tutte le maglie in poche passate, e il calzettone era fatto. 
Poi ho scoperto che esiste un filo elastico e l'ho applicato con un ago di lana all'inizio del lavoro, così il calzettone sta su. 
Per fare un lavoro più rifinito si può lavorare il filo elastico (ci sono i vari colori) insieme alla lana quando si mettono le maglie e  per due-tre passate.

Per casa questi calzettoni sono veramente l'ideale in quanto tengono il piede e la gamba al caldo anche in ambienti non molto riscaldati. 
Con il fatto che si indossano in modi differenti non si consuma sempre la stessa parte e durano a lungo. Quando si rovina la parte finale si disfa e si rifà possibilmente con lana nuova e non con quella disfatta che evidentemente è ormai logorata.
Consiglio di lavorare a coste tutto il calzettone eccettuata la punta. Infatti la parte che si consuma di più è quella vicina alla punta e io l'ho lavorata a maglia rasata. ma facendo così ogni tanto sono costretta a rifarla. Ora ho capito che occorre che sia lavorata a coste per essere più resistente. 
Uno svantaggio è che non è elegante, quindi il calzettone è consigliato per casa o per il letto.

Un altro consiglio: usate sempre materiali di ottima qualità, anche se costano un po' di più. Una pura lana vergine o al 70-80%, dura una vita. Potete disfare e rifare, la lana sarà sempre buona, e sarà un piacere indossarla. Anche un cotone garantito vi darà un capo morbido, resistente, duraturo. Ciò che costa meno, quasi sempre dura di meno e non dà gli stessi risultati. 

Per il modello della cupola di San Michele di Alghero contatta:
www.enricoceravola.com

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