giovedì 27 ottobre 2011

Gonne comfort

UNA GONNA COMFORT



Visti i primi freddi è arrivata l'ora di indossare le gonne di lana. Questa gonna è stata lavorata con la lana disfatta di un maglione che avevo da decenni (già rifatto una volta) e che ormai si era logorato nei polsi e nei gomiti. L'ho rifatto una terza volta ma la lana in certi punti era proprio inservibile e mi venivano zone più spesse e zone più leggere. Per un maglione non andava bene. Allora ho pensato a una gonna perché avrei potuto foderarla.
L'idea vincente sta nel lavorare la gonna tutta insieme, con i quattro ferri, per cui non ha cuciture verticali. L'orlo è sostituito da un motivo decorativo, poi si lavorano i ferri con 11 maglie al dritto e una al rovescio che è una maglia lavorata un giro su due per dare un migliore aspetto al lavoro. Man mano che il lavoro procede si fanno alcune diminuzioni a ridosso della maglia al rovescio, così non si notano. 
Occorre calcolare bene il numero dei motivi decorativi che devono poi corrispondere alla maglia al dritto. Finito il lavoro a maglia si inserisce un gros-grain elastico nella parte della cintura. Poi si cuce una fodera e la si applica usando preferibilmente un filo elastico per evitare che ogni poco tempo si debba intervenire a ricucire come capita usando il filo normale. Io ho preferito la parte con le maglie al rovescio, ma si può optare per utilizzare la parte con le maglie al dritto.

Vantaggi della lavorazione: 
1. Non ci sono cuciture verticali che spesso alterano il lavoro per cui la gonna non "cade" bene.
2. Non si indossa la gonna sempre nello stesso modo per cui non prende alcuna forma.
3. Trovatelo voi.

Indossare a casa una gonna di lana equivale ad avere una coperta addosso. Quando si sta seduti si sta al caldo e non è necessario avere la casa molto riscaldata.
Questa è una gonna che ho confezionato appositamente per casa, visto l'iter della lana, ma si può utilizzare anche per uscire.



Particolare dell'orlo.

Adesso nella mia stanza ci sono 19-20 gradi e grazie alla gonna, alle babbucce e a un maglione, posso lavorare al computer senza una stufa.



UNA GONNA DA RIFARE





Domenica 18 ottobre 2015

Ecco un'altra gonna di lana. L'ho già usata per alcuni anni ma ora la sto rifacendo perché questa presenta alcuni errori. Per prima cosa mentre negli spazi ci sono sempre due ruches, in uno spazio (segnalato con la freccia gialla), ce n'è una sola. Questo è successo perché quando ho messo le maglie non avevo le idee chiare e non ho saputo calcolare le maglie da inserire. 

In secondo luogo le diminuzioni, fatte a ridosso della maglia dritta, sono evidenti e fanno fare una piccola curva alla riga delle maglie dritte. Questo succede perché ho diminuito solo una maglia per volta. Perché ciò non accada penso di fare le diminuzioni prima e dopo la maglia dritta. 
Un altro errore è stato quello di lavorare la maglia dritta per tutti i ferri. Per ottenere un risultato migliore la maglia dritta va lavorata in un giro e passata senza lavorare nel giro seguente, come ho fatto nella gonna presentata più sopra.
Inoltre la gonna è troppo lunga e credo che la farò leggermente più corta.


Nel rifarla ho messo 528 maglie, sufficienti per fare 48 ruches in modo che poi si possano suddividere in maniera corretta (o almeno spero).

La lavorazione è sempre a quattro ferri ma inizialmente ne occorrono cinque perché le maglie sono tante.

Lavoro da almeno quattro giorni e ho fatto soltanto la prima parte delle ruches. 

Il 3 novembre ho finito di fare la gonna. Ora devo applicare il gros-grain elastico e la fodera.
Da diversi giorni ho iniziato a rifare il maglioncino ma non riesco ad andare avanti perché non ricordo come avevo fatto il bordo (nonostante le spiegazioni) e non so se lascerò la parte già fatta o se la disferò ancora.

Martedì 22 dicembre 2015
Oggi ho indossato il maglioncino. Ciò significa che ho impiegato due mesi per gonna e maglioncino, tra fare e disfare. Però ne è valsa la pena.


DA UN VECCHIO MAGLIONE A UNA GONNA NUOVA

Martedì 3 gennaio 2017
Ecco un'altra gonna realizzata con la lana di un vecchio maglione molto pesante color mattone e panna che ho disfatto. La lavorazione è semplice. Si fa l'orlo a punto legaccio e poi si prosegue con 7 maglie dritte e una rovescio. Sono state inserite delle righe con il colore panna che le danno l'aspetto un po' etnico. Ma la cosa più interessante è che è bella calda, ed è quello che ci vuole in giornate fredde come queste. Naturalmente ha anche una fodera di raso che aiuta a mantenere la forma. 




E' stata lavorata con i quattro ferri n° 4,50 che preferisco ai ferri circolari che sono piuttosto fastidiosi. Nella foto si nota il punto di inizio del lavoro circolare.


Per la cupole e per altri modelli in 3D contatta:
www.enricoceravola.com

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