giovedì 24 novembre 2011

La ginocchiera di lana fatta a mano




SONNI TRANQUILLI CON LA GINOCCHIERA



Diversi anni fa avevo un noioso fastidio al ginocchio che di notte mi disturbava il sonno. Mi accorsi che tenendolo al caldo il fastidio si attenuava  e spariva. Allora decisi di fare una ginocchiera di lana. 
La lavorazione è sempre la stessa, coste 1 x 1 con i quattro ferri. Per impedire che la ginocchiera si sposti ho cucito un filo elastico nella passata di inserimento delle maglie. Infatti la passata di chiusura delle maglie non cede e rimane stretta. Va indossata con la parte elastica in alto.
Devo dire che il fastidio al ginocchio c'è sempre, ma con la ginocchiera non lo sento più.

Ne ho una più leggera per l'estate e una più pesante per le stagioni fredde. La uso solo di notte. 

La ginocchiera è utile anche per chi sente freddo alle ginocchia. Il freddo disturba il sonno. Se lo si elimina da ogni parte del corpo si prova una sensazione di benessere che favorisce il rilassamento e garantisce una buona dormita.

Allo stesso modo si può realizzare una gomitiera, inserendo un numero minore di maglie che possono essere quelle necessarie per una manica. La cosa più importante è il filo elastico che garantisce il fatto che la gomitiera non si sposta durante la notte.
Con una gomitiera ho attenuato e quasi eliminato un dolore al gomito e all'avambraccio che a tratti si presentava molto forte, tanto da immobilizzare il braccio. La uso soltanto di notte quando è decisamente indispensabile.

venerdì 18 novembre 2011

I calzettoni di lana fatti a mano

CALZETTONI ANTI-FREDDO



Mia madre faceva le calze di lana secondo la forma del piede, con tanti aumenti e diminuzioni. 
Io non ho mai imparato a farle così, ma a un certo punto ho pensato che si potevano realizzare delle calze anche in una maniera più semplice. Ho preso l'ispirazione dai calzettoni di cotone bianchi che si usavano anni fa e ho lavorato con i quattro ferri a coste 1 x 1 sempre con lo stesso numero di maglie fino ad arrivare alla punta. Per chiudere il lavoro ho diminuito tutte le maglie in poche passate, e il calzettone era fatto. 
Poi ho scoperto che esiste un filo elastico e l'ho applicato con un ago di lana all'inizio del lavoro, così il calzettone sta su. 
Per fare un lavoro più rifinito si può lavorare il filo elastico (ci sono i vari colori) insieme alla lana quando si mettono le maglie e  per due-tre passate.

Per casa questi calzettoni sono veramente l'ideale in quanto tengono il piede e la gamba al caldo anche in ambienti non molto riscaldati. 
Con il fatto che si indossano in modi differenti non si consuma sempre la stessa parte e durano a lungo. Quando si rovina la parte finale si disfa e si rifà possibilmente con lana nuova e non con quella disfatta che evidentemente è ormai logorata.
Consiglio di lavorare a coste tutto il calzettone eccettuata la punta. Infatti la parte che si consuma di più è quella vicina alla punta e io l'ho lavorata a maglia rasata. ma facendo così ogni tanto sono costretta a rifarla. Ora ho capito che occorre che sia lavorata a coste per essere più resistente. 
Uno svantaggio è che non è elegante, quindi il calzettone è consigliato per casa o per il letto.

Un altro consiglio: usate sempre materiali di ottima qualità, anche se costano un po' di più. Una pura lana vergine o al 70-80%, dura una vita. Potete disfare e rifare, la lana sarà sempre buona, e sarà un piacere indossarla. Anche un cotone garantito vi darà un capo morbido, resistente, duraturo. Ciò che costa meno, quasi sempre dura di meno e non dà gli stessi risultati. 

Per il modello della cupola di San Michele di Alghero contatta:
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giovedì 27 ottobre 2011

Gonne comfort

UNA GONNA COMFORT



Visti i primi freddi è arrivata l'ora di indossare le gonne di lana. Questa gonna è stata lavorata con la lana disfatta di un maglione che avevo da decenni (già rifatto una volta) e che ormai si era logorato nei polsi e nei gomiti. L'ho rifatto una terza volta ma la lana in certi punti era proprio inservibile e mi venivano zone più spesse e zone più leggere. Per un maglione non andava bene. Allora ho pensato a una gonna perché avrei potuto foderarla.
L'idea vincente sta nel lavorare la gonna tutta insieme, con i quattro ferri, per cui non ha cuciture verticali. L'orlo è sostituito da un motivo decorativo, poi si lavorano i ferri con 11 maglie al dritto e una al rovescio che è una maglia lavorata un giro su due per dare un migliore aspetto al lavoro. Man mano che il lavoro procede si fanno alcune diminuzioni a ridosso della maglia al rovescio, così non si notano. 
Occorre calcolare bene il numero dei motivi decorativi che devono poi corrispondere alla maglia al dritto. Finito il lavoro a maglia si inserisce un gros-grain elastico nella parte della cintura. Poi si cuce una fodera e la si applica usando preferibilmente un filo elastico per evitare che ogni poco tempo si debba intervenire a ricucire come capita usando il filo normale. Io ho preferito la parte con le maglie al rovescio, ma si può optare per utilizzare la parte con le maglie al dritto.

Vantaggi della lavorazione: 
1. Non ci sono cuciture verticali che spesso alterano il lavoro per cui la gonna non "cade" bene.
2. Non si indossa la gonna sempre nello stesso modo per cui non prende alcuna forma.
3. Trovatelo voi.

Indossare a casa una gonna di lana equivale ad avere una coperta addosso. Quando si sta seduti si sta al caldo e non è necessario avere la casa molto riscaldata.
Questa è una gonna che ho confezionato appositamente per casa, visto l'iter della lana, ma si può utilizzare anche per uscire.



Particolare dell'orlo.

Adesso nella mia stanza ci sono 19-20 gradi e grazie alla gonna, alle babbucce e a un maglione, posso lavorare al computer senza una stufa.



UNA GONNA DA RIFARE





Domenica 18 ottobre 2015

Ecco un'altra gonna di lana. L'ho già usata per alcuni anni ma ora la sto rifacendo perché questa presenta alcuni errori. Per prima cosa mentre negli spazi ci sono sempre due ruches, in uno spazio (segnalato con la freccia gialla), ce n'è una sola. Questo è successo perché quando ho messo le maglie non avevo le idee chiare e non ho saputo calcolare le maglie da inserire. 

In secondo luogo le diminuzioni, fatte a ridosso della maglia dritta, sono evidenti e fanno fare una piccola curva alla riga delle maglie dritte. Questo succede perché ho diminuito solo una maglia per volta. Perché ciò non accada penso di fare le diminuzioni prima e dopo la maglia dritta. 
Un altro errore è stato quello di lavorare la maglia dritta per tutti i ferri. Per ottenere un risultato migliore la maglia dritta va lavorata in un giro e passata senza lavorare nel giro seguente, come ho fatto nella gonna presentata più sopra.
Inoltre la gonna è troppo lunga e credo che la farò leggermente più corta.


Nel rifarla ho messo 528 maglie, sufficienti per fare 48 ruches in modo che poi si possano suddividere in maniera corretta (o almeno spero).

La lavorazione è sempre a quattro ferri ma inizialmente ne occorrono cinque perché le maglie sono tante.

Lavoro da almeno quattro giorni e ho fatto soltanto la prima parte delle ruches. 

Il 3 novembre ho finito di fare la gonna. Ora devo applicare il gros-grain elastico e la fodera.
Da diversi giorni ho iniziato a rifare il maglioncino ma non riesco ad andare avanti perché non ricordo come avevo fatto il bordo (nonostante le spiegazioni) e non so se lascerò la parte già fatta o se la disferò ancora.

Martedì 22 dicembre 2015
Oggi ho indossato il maglioncino. Ciò significa che ho impiegato due mesi per gonna e maglioncino, tra fare e disfare. Però ne è valsa la pena.


DA UN VECCHIO MAGLIONE A UNA GONNA NUOVA

Martedì 3 gennaio 2017
Ecco un'altra gonna realizzata con la lana di un vecchio maglione molto pesante color mattone e panna che ho disfatto. La lavorazione è semplice. Si fa l'orlo a punto legaccio e poi si prosegue con 7 maglie dritte e una rovescio. Sono state inserite delle righe con il colore panna che le danno l'aspetto un po' etnico. Ma la cosa più interessante è che è bella calda, ed è quello che ci vuole in giornate fredde come queste. Naturalmente ha anche una fodera di raso che aiuta a mantenere la forma. 




E' stata lavorata con i quattro ferri n° 4,50 che preferisco ai ferri circolari che sono piuttosto fastidiosi. Nella foto si nota il punto di inizio del lavoro circolare.


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mercoledì 26 ottobre 2011

La borsa da mare a uncinetto

LA BORSA DA MARE A UNCINETTO



Questa è una borsa da mare eseguita ad uncinetto con colori scelti per dare vivacità senza però eccedere. C'è una mescolanza di colori caldi e freddi, e c'è un rosa pallido che smorza un po' i toni.
Si lavora con una passata di punti alti e una di punti bassi iniziando dalla parte verde centrale e si procede aumentando verso i lati e il basso. Naturalmente l'alternanza dei colori dipende dal gusto personale. I manici non sono rinforzati da stoffa e ho dovuto usare dei punti bassi molto stretti, ho rifinito con un giro di punto gambero e ho eseguito una catenella col colore giallo in mezzo. All'interno c'è una fodera di stoffa azzurra molto robusta e ho aggiunto due tasche, una più grande chiusa col velcro e una più piccola. La fodera è cucita con il cotone verde e ago di lana per poter resistere al peso. La borsa può contenere due teli da mare e i costumi di ricambio. 





Gli aumenti si eseguono nella parte finale della striscia verde centrale. Il lavoro è un po' impegnativo ma il risultato è un manufatto resistente che durerà molti anni. Scegliete colori resistenti perché il sole li attenuerà un po'.

Un'altra borsa-mare

Alla fine degli anni settanta ho comprato un buon quantitativo di filato di lino color arancione per confezionare un vestito estivo. Questo lino è diventato prima vestito, poi gonna con due magliette. Le due magliette sono ancora tali ma la gonna, molto più usata, si è rovinata e l'anno scorso ho deciso di disfarla per realizzare una borsa da mare. Il lavoro si è interrotto per sopraggiunto autunno ma quest'anno l'ho ripreso. Ho completato i rettangoli con il punto basso e adesso le sto dando la forma di una borsa realizzando una fascia sui lati. Ancora sono indecisa sul manico ma credo che lo lavorerò proseguendo la fascia ai lati. Poi occorrerà confezionare una fodera che realizzerò con una stoffa arancione da arredamento, piuttosto robusta. Riuscirò a terminarla prima dell'autunno?







lunedì 24 ottobre 2011

Borsa originale e borse con stampa



UNA BORSA ORIGINALE


Ecco una borsa leggera, spaziosa, pratica, realizzata con cotone di tre colori con la tecnica della rete e l'aggiunta dei punti bassi. E' importante ricordarsi che il numero dei quadratini in orizzontale e in verticale deve essere dispari per poter centrare il lavoro dei punti bassi.
All'interno è foderata con una stoffa di cotone resistente dello stesso colore della rete.; anche il manico è rinforzato con la stessa stoffa.
Con la medesima lavorazione si può ottenere una bella borsa per il mare usando colori appropriati e dimensioni adeguate. Ci penserò per il prossimo anno.  



UNA BORSA "NURAGICA"





Questa borsa "nuragica" è stata fatta con la stessa tecnica della precedente ma è stata decorata con una stampa che raffigura bronzetti nuragici. Il soggetto è tratto da un quadro di Franco Ceravola. La stampa si fa su tela apposita e si esegue con stampa digitale.
E' più grande rispetto alla precedente, il manico è stato inserito in modo da dare spessore alla borsa, ed è stata foderata con tela di jeans.
Il manico della precedente borsa era cucito sul bordo e se la borsa veniva appesantita si verificava l'allentamento delle cuciture. Insomma, occorreva ricucire di continuo.
In questa borsa invece il manico parte  dal fondo, unisce le due parti ed è stato applicato con una passata di punto gambero. Così ho potuto sperimentare che, anche se carico la borsa con pesi consistenti, non vi è il minimo cedimento. Aggiungo che il manico è rinforzato con tela jeans doppia.



Questo è il retro della borsa. Ho realizzato una farfalla con cotone celeste e l'ho applicata con ago e filo.



La stampa è stata fatta riproducendo il quadro di Franco Ceravola che è stato rielaborato per adattarlo al nuovo uso. 




Questa borsa è eseguita con un particolare filato, composto da cotone gasato e viscosa. La stampa riproduce un tramonto ad Alghero. E' foderata con tela jeans ed è provvista di  una tasca interna.
Anche questa borsa ha una farfalla celeste sul retro.



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domenica 23 ottobre 2011

Tovaglia di cotone all'uncinetto


Questa è una tovaglia realizzata con esagoni ecrù e rossi. In tutto ci sono 12 esagoni rossi e 7 ecrù. La rifinitura è eseguita con cotone ecrù. Si noti la tendina all'uncinetto che si riflette sulla vetrina del mobile.

Siccome col tempo (circa quarant'anni) la tovaglia si era un po' rovinata ne ho realizzata un'altra cambiando i colori. Qui ci sono 13 esagoni giallo chiaro e 6 esagoni giallo scuro. Anche la disposizione degli esagoni è differente.

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sabato 22 ottobre 2011

Cuscini di lana ad uncinetto




Questi cuscini sono eseguiti con rimasugli di lana un po' grossa. La lavorazione è quella del quadratino per fare poi le coperte patchwork. Le due parti del cuscino sono sempre diverse nei colori e sono unite con il punto gambero. 
Il lavoro è stato utilissimo per sbarazzarmi di tanti gomitolini di lana di varia composizione e spessore che non sapevo come usare. Il filato più sottile è stato usato doppio.
La scelta dei colori è molto importante poiché il loro accostamento deve soddisfare il gusto personale. Talvolta ho acquistato della lana per ottenere il risultato voluto. 
Questi cuscini sono molto vivaci e chiassosi, e fanno allegria.



Questo è l'ultimo cuscino che ho realizzato. E' di lana ed è lavorato con una rete di base ripassata poi con i punti bassi.


Ed ecco lo stesso cuscino visto dall'altra parte.

Sto pensando di realizzare dei cuscini con le mie foto stampandole su tela nel laboratorio di stampa digitale di Via G. Verdi di Alghero. Vediamo che cosa viene fuori.

venerdì 21 ottobre 2011

Due cuscini di cotone


Ecco i due cuscini che ho realizzato con la rete di cotone bianco e punti bassi di altri colori. Ho dovuto utilizzare colori neutri per evitare che con il lavaggio si macchiasse la rete. Per la verità sto iniziando a far fuori gomitoli di cotone che mai più avrei usato. Anche la parte che non si vede è lavorata. Nel cuscino di destra il retro è uguale al davanti, mentre nel cuscino di sinistra il retro è differente nei colori. 
Per la parte che si vede nel cuscino di sinistra ho usato una fibra sintetica.








Sto pubblicando questi lavori che sono assolutamente originali per dare delle idee a chi ha del tempo libero e voglia di fare. A volte il tempo libero c'è, ma mancano gli stimoli. Realizzare un lavoro è sicuramente molto gratificante perché si ottengono risultati piacevoli, utili e creativi. La creatività attualmente non ha l'importanza che merita poiché si privilegia il capo firmato, l'oggetto di marca, il design di chissà chi.
In realtà scrutando attentamente dentro di noi possiamo scoprire capacità insospettate. E allora basta passare il tempo con le mani in mano! Ad esempio si può lavorare guardando la TV, come faccio io, soprattutto quando il programma lascia a desiderare (il più delle volte), o in qualsiasi altro momento della giornata. Impegnare il pensiero nel creare qualcosa è anche terapeutico contro la depressione, perché ci offre l'occasione di dimostrare a noi stessi le capacità che possediamo. E allora via, al lavoro!


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mercoledì 19 ottobre 2011

Calde babbucce

Babbucce 

Questa è una splendida idea-regalo. Le prime babbucce mi sono state regalate e le ho gradite tanto che poi ne ho fatto delle altre e non mi mancano mai. Sono utilissime per i primi freddi in quanto mantengono il piede sempre caldo e si possono indossare con le pantofole. Naturalmente vanno bene anche a letto.



La lavorazione è molto semplice, alla portata di tutti. Occorre lavorare la lana con ferri 3 / 3,5 e non più grossi. Per eseguire queste babbucce ho usato i ferri n° 3 e ho montato 48 maglie. Le ho lavorate a coste doppie, due dritti e due rovesci per 10 ferri col celeste poi ho cambiato colore e ho fatto 2 ferri in blu, 4 ferri in celeste e altri 2 ferri in blu.  Altri 8 ferri in celeste, poi ho ripetuto i due ferri blu, 4 celesti, 2 blu, 10 celesti, 2 blu, 4 celesti, 2 blu  e 10 ferri in celeste. 
Poi ho lavorato a punto legaccio e ho diminuito in ogni parte  ad ogni passata 8 maglie, 8 maglie, 4 maglie e 4 maglie. Ho continuato senza tagliare la lana e ho eseguito 60 catenelle. Sulle catenelle ho eseguito 60 punti bassi, e ho tagliato il filo.
Ho ripreso 48  maglie sulle maglie iniziali e ho realizzato una parte simmetrica facendo le stesse diminuzioni e lo stesso laccio.
A questo punto ho cucito e la babbuccia è fatta. Per le cuciture uso sempre l'uncinetto e cucio le due parti con il punto catenella.  Quando poi dovrò disfare (io disfo spesso) per scucire basterà tirare il filo.
Mi ricordo che le babbucce regalate avevano un grazioso pon-pon sulla punta di ciascun laccio, fatto con i due colori utilizzati. Si può quindi completare il lavoro con i pon-pon.
Naturalmente, una volta rispettate le misure del piede, potrete fare tutte le varianti di colore ed esecuzione che vorrete. Via libera alla fantasia! 



22 gennaio 2024
Babbucce più calde e comode

In alternativa si può iniziare con due maglie che vanno progressivamente aumentate ai lati. Si può prevedere di lasciare un lungo filo per eseguire il laccetto una volta finito il lavoro. Prima si fa un aumento di una maglia tra le due maglie, poi si fanno due maglie in più tra le tre maglie, e infine si fanno tre maglie in più all'inizio del ferro e tre maglie in più alla fine del ferro. Questa parte si lavora a punto legaccio. Quando si hanno 41 maglie si aumenta una maglia e si inizia la lavorazione a coste 2x2 fino a fare 46 passate. A quel punto si passa al punto legaccio e si diminuiscono tre maglie all'inizio e alla fine di ogni ferro fino all'esaurimento delle maglie. Senza tagliare la lana si fa il laccetto come descritto sopra. Questa babbuccia è stata lavorata con i ferri n. 4,5.
Rispetto alla prima babbuccia che ho descritto, questa è più comoda e copre  tutto il piede.

martedì 13 settembre 2011

Presina di cotone


LE PRESINE DI COTONE


La presina è eseguita con rimasugli di cotone avanzati da altri lavori.
Si realizza una rete sulla quale si eseguono i punti bassi come si vede dalla foto. Si fanno due parti uguali (io ho fatto tutta una striscia, poi l'ho piegata in due). Per renderla più resistente al calore si può inserire un quadrato di stoffa raddoppiato prima di unire le due parti.



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Un'idea regalo per le amiche.


Un lavoro super-facile e super-utile.
Stanca delle presine di fibra sintetica che regolarmente si bruciavano, ho deciso di farne alcune di cotone ad uncinetto. Si lavora una striscia e poi si piega in due.
Per unire le parti della presina ho eseguito il punto basso. Prima di tagliare il filo ho continuato con 20 catenelle che ho ricoperto con il punto basso  per ottenere l'anello per appendere la presina.
Se volete una presina più sicura dovete inserire all'interno un quadrato di stoffa doppio.

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domenica 11 settembre 2011

Copertina da divano


Questa copertina è utilissima per tenersi caldi nelle mezze stagioni quando si sta su una poltrona o su un divano. Il lavoro è facilissimo da eseguire. Si tratta di realizzare alcuni quadrati a rete (composta da un punto alto e una catenella). Fatto il quadrato della dimensione desiderata si prendono lane di colore diverso e si eseguono dei punti bassi sulla rete. Naturalmente l'abbinamento dei colori dipende dal gusto personale. I colori possono anche essere soltanto due: uno per la rete e uno per la decorazione. Più sarà alto il numero dei quadrati (qui sono 12), più sarà grande la vostra coperta. Ma se viene utilizzata come ho suggerito è meglio che abbia una dimensione contenuta.
Per fare questa copertina ho disfatto un vecchio maglioncino inutilizzabile (fagher, disfagher, tottu ès fagher = fare, disfare, tutto è fare - diciamo noi sardi) e adesso ho una copertina che è anche bella da vedere. I vari quadrati sono uniti con punti bassi sul retro del lavoro.

Con lo stesso sistema ma con cotone ho realizzato diverse presine da cucina e una borsa. Adesso sto facendo cuscini, sempre con cotone.

Sono disponibile a dare maggiori spiegazioni sulla lavorazione a chi lo desidera.





Particolare dei quadrati che formano la coperta. Il numero dei quadratini della rete è uguale in orizzontale e verticale, ma la rete prende una forma un po' allungata. Il numero dei quadratini deve essere sempre dispari per ottenere che il sovrastante motivo con i punti bassi risulti centrato.




Ho terminato oggi ( 6 febbraio 2012) questa piccola coperta. La lana della rete era quella di un golfo bicolore di lana di cammello ormai molto vecchio e consumato ai polsi. Il bordo e le cuciture sono fatte con lana di ciniglia che non sapevo più come utilizzare. Per i punti bassi multicolori ho utilizzato altre lane derivate da vecchi lavori, e sono quasi tutte riusate.
Ho preferito disporre i quadrati color beige in maniera asimmetrica anziché farne una fascia centrale.
Il risultato è gradevole e riassume un po' i colori dell'autunno.


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